Nuovo volto per l’ex Colonia Scarciglia, un mostro posto sul mare nella parte finale del tacco d’Italia, ai piedi del faro di Santa Maria di Leuca. Saranno realizzati circa 20 appartamenti, parcheggio sotterraneo, sala ristoro, piscine naturali. Verrà riqualificata tutta la fauna con il reimpianto di alberi su tutta punta Meliso. La somma messa a disposizione dal privato è di circa 7 milioni di euro. Si attendono ora eventuali suggerimenti e migliorie per poi passare all’affidamento dei lavori. Il Comune stipulerà con la società una convenzione per l’utilizzo di alcuni spazi. Si tratta di un edificio ora in stato di abbandono, edificato in piena epoca fascista, e destinato al ricovero dei malati di tubercolosi. L’edificio passò in mano ad un ordine religioso fino agli anni ‘60 del secolo scorso. Da allora è rimasto nel degrado assoluto, passando di proprietà dal Demanio alla Provincia di Lecce. Una serie di controversie giudiziarie hanno rallentato il recupero del bene, ora di proprietà del Comune di Castrignano del Capo che, con non poche difficoltà, è riuscito a superare uno scoglio difficilissimo e presto quella struttura potrebbe diventare punto di riferimento per turisti e non solo.
«Siamo contentissimi perché finalmente siamo riusciti a mettere la parola fine a quel mostro che ha un po’ penalizzato quella che è la storia di Leuca e soprattutto il turismo di Leuca – commenta il sindaco di Castrignano del Capo, Francesco Petracca -. Abbiamo preso in considerazione il progetto che è stato presentato circa tre anni fa da parte della società Alboran Real Estate di Lecce la quale ha presentato questo bel progetto, perché non è di impatto ambientale, rinuncia a circa 700 metri quadri di copertura e permette di usufruire dell’intero corridoio per arrivare a Punta Meliso anche da parte dei cittadini. Una delle condizioni che la mia amministrazione ha chiesto alla società è proprio quella di creare struttura ricettiva aperta al pubblico, dove tutti potranno usufruire di questo bene.
C’è anche un altro aspetto molto interessante e che ci tocca da vicino. Si tratta dell’istituzione del Museo del Mare e di una sala conferenze. Sarà una struttura bellissima, verrà abbattuta tutta la parte anteriore tutt’ora esistente e in suo ricordo verrà lasciata una torre che si erge verso il cielo in ricordo di quella che è stata la storia di Punta Meliso e della Colonia Scarciglia. Non c’è alcun impatto perché si confonde tra la roccia e la macchia mediterranea. Siamo molto soddisfatti – conclude Petracca – e nei giorni scorsi abbiamo finalmente posto fine a tutto l’iter burocratico».
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Di Paolo Ruscitto24 Novembre 2024