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Lecce: “Quant’è la mazzetta per le piste ciclabili?”. Il sindaco risponde al “pizzino” con ironia

"Sindaco di Lecce mafioso, quanto è la tua mazzetta per le piste ciclabili?". È quanto si legge su un foglietto arancione trovato su via XXIV Maggio a Lecce e indirizzato al primo cittadino Carlo Salvemini. A condividerlo è lo stesso sindaco che su Facebook scrive: «Voglio tranquillizzare il mio concittadino. Non c’è una cupola mafiosa…

“Sindaco di Lecce mafioso, quanto è la tua mazzetta per le piste ciclabili?”. È quanto si legge su un foglietto arancione trovato su via XXIV Maggio a Lecce e indirizzato al primo cittadino Carlo Salvemini.

A condividerlo è lo stesso sindaco che su Facebook scrive: «Voglio tranquillizzare il mio concittadino. Non c’è una cupola mafiosa che impone la realizzazione delle piste ciclabili. Non c’è un Padrino. Non siamo a Tangentopoli».

Parafrasando una frase del film di Roberto Benigni, “Johnny Stecchino”, Salvemini spiega che «il problema di Lecce è che si sono troppe macchine. Un traffico tentacolare, vorticoso. Che ci impedisce di vivere e ci fa nemici».

La polemica è relativa alla realizzazione di una pista ciclabile nei pressi di piazzetta Verdi per unire il centro storico con la periferia. Un intervento che toglierebbe spazio ai posti auto che, però, saranno recuperati in via Di Porcigliano.

«Realizziamo le piste ciclabili per mettere in sicurezza chi si muove sulle due ruote così come i marciapiedi tutelano i pedoni. E contribuire così a vivere meglio e diventare tutti amici», conclude Salvemini con un’ironica emoticon con un sorriso.

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