Lecce, Duomo gremito per ricordare Julie. Il vescovo: «Dolore indescrivibile»

«Non credo esistano parole giuste per descrivere o lenire il dolore di chi perde una figlia, una sorella, un’amica. Sarebbe più opportuno rimanere in silenzio, nello stesso silenzio nel quale Maria la madre di Gesù ha sostato sotto la croce». Lo ha detto l’arcivescovo di Lecce, Michele Seccia, partecipando ieri sera alla messa in ricordo di Julie Tronet, studentessa francese di 21 anni, morta suicida nell’abitazione che condivideva con alcuni coetanei nel capoluogo salentino, dove era in Erasmus.

Monsignor Seccia ha invitato i presenti a «fare nostro» quel silenzio, ma «non un silenzio sterile, sconfitto, sottomesso, ma un silenzio che si fa canto, musica, armonia, un silenzio che custodisce la vita dell’altro».

La celebrazione eucaristica, a cui hanno partecipato anche i genitori di Julie, è stata presieduta da padre Paolo Quaranta, ministro provinciale dei Frati minori del Salento, e concelebrata da don Salvatore Corvino, direttore del servizio diocesano di pastorale giovanile e padre Francesco Lugarà, incaricato diocesano della pastorale universitaria presso l’ateneo leccese.

La comunità accademica dell’Università del Salento e l’intero mondo giovanile cittadino sono scossi, in questi giorni difficili e complessi, per la morte della giovane studentessa francese ritrovata senza vita nella sua casa leccese.

Julie era arrivata a Lecce da poche settimane, certamente entusiasta e piena di meraviglia. Cercava accoglienza e casa, ha trovato morte.

Gli uffici di pastorale giovanile e pastorale universitaria della diocesi di Lecce, dopo essersi fatti vicini ai familiari di Julie, d’accordo con il rettore dell’Università del Salento, hanno organizzato un momento di preghiera che si terrà, ad un mese dalla morte della povera Julie, mercoledì 22 novembre, alle 19:30 presso la chiesa di San Luigi, a Lecce.

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