Lecce, 56enne morta al “Fazzi” per sospetta legionella: c’è l’esposto in Procura

Un esposto alla procura di Lecce è stato presentato dall’associazione Codice per far luce sulle circostanze della morte di una donna di 56 anni avvenuta nell’ospedale “Vito Fazzi”. Il decesso ha sollevato dubbi sulla possibile contrazione della legionella durante il ricovero, e ora si intende chiarire la dinamica del contagio, sebbene l’Asl di Lecce abbia già dichiarato che la paziente sarebbe arrivata in ospedale già infetta.

I fatti

La vicenda ha inizio a maggio, quando la 56enne si sottopone a un intervento chirurgico presso il policlinico Gemelli di Roma. In seguito, la donna ha seguito un percorso di cura che ha previsto un consulto oncologico nel mese di giugno nell’ospedale del capoluogo leccese, con la prescrizione di un ciclo di chemioterapia. Tuttavia, alla fine di luglio, le condizioni della paziente peggiorano drasticamente, rendendo necessario il trasporto d’urgenza al “Vito Fazzi”, dove viene ricoverata nel reparto di Rianimazione.

Il sospetto

Secondo Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici, è durante questo ricovero che si sarebbe verificato il contagio da legionella, sebbene l’Asl sostenga il contrario. «L’uso del condizionale è d’obbligo, poiché gli aspetti da chiarire sono molti e occorre indagare a fondo sul comportamento della struttura ospedaliera e dell’azienda sanitaria», afferma Giacomelli. Il caso si inserisce in un contesto più ampio di preoccupazione per la presenza del batterio nell’ospedale leccese. Nei giorni scorsi, infatti, due pazienti dei reparti di Malattie infettive e Oncologia sono risultati positivi alla legionella, anche se, secondo l’Asl, le loro condizioni non desterebbero preoccupazione.

La replica

L’Asl di Lecce ha spiegato che la legionella è stata rilevata nelle acque del “Vito Fazzi” a seguito di un prelievo effettuato ad agosto, che ha portato all’immediata attivazione di misure di sicurezza. La situazione è stata costantemente monitorata con ripetizione degli esami di laboratorio. L’Asl ha anche chiarito che la presenza della legionella non implica necessariamente una malattia, poiché la legionellosi si manifesta solo in individui suscettibili. Nel caso della paziente deceduta, l’Asl ha smentito che il contagio sia avvenuto durante il ricovero, sottolineando che i sintomi erano già presenti al momento dell’ingresso in ospedale. Tuttavia, la famiglia della donna, con il supporto di Codici, intende proseguire nella ricerca di chiarezza su questa tragica vicenda.

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