Le sezioni dell’Anm di Bari e Foggia esprimono solidarietà a Ludovico Vaccaro: «Attacchi gravi»

Le sezioni di Bari e Foggia dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) esprimono «solidarietà e sentita vicinanza al Procuratore della Repubblica di Foggia per gli attacchi da lui ricevuti pubblicamente, scaturiti dalle sue dichiarazioni in ordine alla gravità del fenomeno della mafia foggiana e all’importanza, in termini di prevenzione generale, di riconoscerlo come realmente esistente sul territorio in cui opera».

Le dichiarazioni di Ludovico Vaccaro, sottolineano dall’Anm, «rappresentano una fondamentale fonte di informazione e di diffusione dell’esistenza di un fenomeno criminale radicato sul territorio. In proposito – aggiungono i magistrati -, sono numerosi i provvedimenti giurisdizionali che hanno acclarato, in applicazione delle norme di legge, l’esistenza di violente organizzazioni criminali, le quali hanno imposto la loro egemonia nella Provincia foggiana mediante le più svariate attività delittuose (estorsioni, omicidi, traffico di armi e di sostanze stupefacenti, corruzione), volte ad affermare e rafforzare il loro inserimento nel tessuto economico-sociale delle città».

Per l’Anm di Bari e Foggia «l’importanza della diffusione di tali verità giudiziarie costituisce l’adempimento di un’attività di servizio, tra i cui obiettivi vi è senza dubbio quello di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sull’importanza della denuncia dei fenomeni mafiosi e della contrapposizione alla cultura della omertà, dell’illegalità e della violenza alimentata dalla mafia. La negazione del fenomeno mafioso, del resto, desta un’allarmante preoccupazione, in quanto delegittima il lavoro di tutti i magistrati del Distretto di Corte d’Appello di Bari e delle forze dell’ordine, che si impegnano nella prevenzione delle attività criminali e nell’accertamento dei fatti costituenti reato, svilisce l’attività delle numerose associazioni che si prodigano nella diffusione della cultura della legalità sul territorio del Distretto, offende la memoria delle numerose vittime innocenti della criminalità organizzata, sminuisce la gravità del fenomeno mafioso, insinua il dubbio che la magistratura agisca sulla base di opinioni prive di fondamento giuridico».

L’Anm «esprime la propria preoccupazione in ordine alla circostanza che l’Università degli Studi di Foggia non abbia fornito alle giovani generazioni, il cui pensiero critico è ancora in formazione, un confronto equilibrato sulla sussistenza del locale fenomeno mafioso, non dando voce ad opinioni differenti avallate, tra l’altro, da provvedimenti giurisdizionali definitivi. Si auspica, pertanto, che l’Università di Foggia adotti una chiara posizione sul punto. Analogamente, la Sezione dell’Anm di Bari auspica che possano essere intrapresi dei percorsi condivisi sull’analisi dei fenomeni criminali di carattere mafioso con la società civile, con le istituzioni a vario titolo coinvolte e, non ultimo, con il locale Ordine dei Giornalisti».

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