Le indagini sulla morte della giornalista Patrizia Nettis: dov’è finito il computer? Sparito o mai avuto?

Sparito o mai avuto? Nell’abitazione di Patrizia Nettis, la giornalista originaria di Gioia del Colle, trovata morta lo scorso 29 giugno nella sua casa di Fasano, non c’è traccia del personal computer.

La donna si era trasferita da poco, dopo aver ricevuto l’incarico come addetta stampa al comunale di Fasano.

Quello del pc potrebbe essere un elemento prezioso per le indagini perché potrebbe nascondere tracce utili per ricostruire le ultime ore di vita della Nettis. In casa i carabinieri hanno trovato soltanto il suo Iphone 14, collegato al suo Apple Watch, ma non il computer.

Si continua ad indagare sui rapporti intrattenuti dalla donna, in attesa di cristallizzare alcuni legali dall’analisi delle conversazioni contenute nel telefono cellulare. Alcune indiscrezioni raccolte dagli investigatori parlano di un rapporto turbolento con un’altra persona, o forse due. Un litigio culminato con la frase “mi hai rovinato la vita” pronunciata dalla Nettis.

Al momento nel registro degli indagati compare il nome di un imprenditore di Fasano, accusato di istigazione al suicidio e atti persecutori. In attesa delle analisi sui dispositivi elettronici, si scava nella vita privata e lavorativa della donna, appassionata di nuoto, madre di un bambino di 10 anni. Si ascoltano le persone che la conoscevano, con cui spesso dialogava e si confidava.

I familiari non credono all’ipotesi del suicidio, arrivando a chiedere la riesumazione del corpo per lo svolgimento dell’autopsia che, se concessa, non avverrà prima della fine di agosto.

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