Laterza, la Guardia di Finanza all’Osmairm: verifiche sui servizi offerti all’Asl

Non c’è pace per l’Osmairm di Laterza che, dopo le proteste dei sindacati nello scorso mese di febbraio e dopo essere finita al centro di una vertenza sul mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato per 25 dipendenti, vede piombare nei suoi uffici la guardia di finanza.

Circa cinquanta di militari delle fiamme gialle del comando provinciale di Taranto, martedì mattina si sono presentati presso la sede del gruppo presieduto da Maria Luisa Paciulli e presso gli uffici dell’Asl di Taranto, per acquisire una serie di documentazione dal 2017 ad oggi (tra cui anche documentazione contabile e fiscale) per verificare presumibilmente, che tutte le prestazioni a carico della Regione Puglia, siano state effettivamente svolte.

Infatti, la lente della procura ionica al momento sarebbe puntata su documentazione relativa alle prestazioni sanitarie, ai contratti e all’accreditamento al servizio sanitario nazionale. Se dall’accertamento dovessero emergere anomalie relativamente alle prestazioni erogate e pagate dalla Regione, si ipotizzerebbe il reato di truffa ai danni dello Stato.

Al momento però, non si può parlare di ipotesi di reato in quanto non ci sono neanche nomi iscritti nel registro degli indagati. Si tratta di un accertamento, disposto dal sostituto procuratore di Taranto Lucia Isceri, che è appena iniziato e mira a chiarire ogni aspetto della vicenda che, con ogni probabilità, nasce da un esposto o una segnalazione.

Saranno le indagini dei militari delle fiamme gialle del nucleo di polizia economico finanziaria di Taranto a fare luce sulla situazione, dopo l’attenta analisi di quanto prelevato dagli uffici di Osmairm e dell’azienda sanitaria locale, messi a confronto con gli elementi già in loro possesso che hanno mosso la procura con questa maxi acquisizione documentale.

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