Sorpresi dagli agenti della Digos a lanciare petardi dalla zona superiore della curva Nord dello stadio San Nicola, nel settore destinato agli Ultras “Re David”, direttamente nel campo di sotto, dove si trovavano operatori della polizia, del 118 e vigili del fuoco, in due sono finiti agli arresti domiciliari e ieri sono comparsi per la convalida dinanzi al giudice Giovanni Abbattista.
È accaduto sabato scorso, in occasione di Bari-Brescia, incontro valido per l’ultima giornata della regular season del campionato di serie B, «nel clima di contestazione imperante presso la tifoseria organizzata barese contro la dirigenza della locale squadra di calcio a causa delle deludenti prestazioni dei calciatori biancorossi».
Per i due, Michele Castoro e Dario Notariale, il giudice ha confermato i domiciliari. Nel suo provvedimento Abbattista evidenzia il disvalore del gesto e l’allarme sociale generato da tali condotte sulla collettività. Ma non solo: «L’imminenza di nuovi incontri di calcio della SCC Bari, ed in particolare del prossimo turno di paly out Bari-Ternana e relativa gara di ritorno – scrive – induce a connotare in termini di assoluta attualità e concretezza le esigenze cautelari».
E allora, per Abbattista, su richiesta della pm Desirée Digeronimo, non è rimasto altro che applicare i domiciliari, «tanto anche alla luce del perdurante clima di tensione intorno al Bari calcio che si è già intrinsecato in aggressioni a carico di dirigenti della squadra». Sabato scorso, secondo l’informativa della Digos della Questura di Bari, sono state esplose dagli spalti 62 bombe carta e accesi 32 fumogeni.