Condannata a risarcire una pensionata con 200 mila euro. È arrivata nei giorni scorsi una nuova sentenza contro la Banca popolare di Bari, che ora dovrà rifondere la donna barese, una delle migliaia di azionisti dell’istituto di credito. La quarta sezione civile del tribunale di Bari, presieduta dalla giudice Raffaella Simone, ha infatti stabilito che sono state violate le regole di settore, come dimostrerebbe una consulenza tecnica. Nella perizia, elaborata da Alfredo D’Innella, sarebbe stato evidenziato un doppio profilo di inadeguatezza, “per incompatibilità con gli obiettivi di investimento della cliente – si legge nel provvedimento – e per eccessiva concentrazione”.
In sostanza, l’investimento dei risparmi della consumatrice era stato concentrato esclusivamente in azioni della banca, e quindi, come scrive il tribunale, “in un unico titolo di elevata rischiosità”. Inoltre, come evidenziato dalla giudice barese, i due profili di rischio sottoscritti dalla consumatrice in anni diversi non sono compatibili con gli obiettivi di investimento, poiché l’investimento in titoli illiquidi comporta in astratto “rischi anche di azzeramento totale dell’investimento”. Un rischio che, invece, la risparmiatrice non era disposta ad affrontare.
La sentenza è stata resa nota dall’avvocato Massimo Melpignano, responsabile nazionale di Banca e finanza dell’associazione Konsumer Italia. «La soddisfazione è enorme – ha dichiarato Melpignano che ha assistito la cittadina in questa causa – Il tribunale ha accolto le contestazioni che abbiamo sollevato e ha reso giustizia alla consumatrice, che ha così potuto ottenere la restituzione dei propri risparmi. Ma come sempre va ringraziata la pensionata che ha combattuto per conseguire questo risultando, ottenendo un riconoscimento per sé e offrendo una speranza ai tanti risparmiatori ancora sofferenti per la perdita dei risparmi».
Gli fa eco il presidente nazionale dell’associazione: «Viene premiata la linea che la nostra associazione ha da subito sposato nelle tantissime vicende che ci vedono impegnati in tutta Italia nella difesa dei diritti delle vittime dei titoli illiquidi delle banche popolari – ha dichiarato Fabrizio Premuti – Siamo sempre pronti al dialogo, ma nella fermezza delle nostre ragioni e di quelle dei nostri associati e senza scendere a compromessi».
L’Associazione Konsumer mette a disposizione la propria rete capillare di sportelli sparsi in tutto il territorio nazionale per fornire chiarimenti e assistenza alle vittime dei risparmi delle Banche Popolari.