Una storia d’amore nata quattro anni fa si sarebbe trasformata in un incubo per una donna leccese, vittima di continui atti di violenza da parte del compagno, un uomo peraltro noto in città poiché in passato ha seduto tra i banchi di Palazzo Carafa con il ruolo di assessore.
La malcapitata, dopo aver subito una serie di umiliazioni, all’età di 63 anni ha deciso di dire basta ai soprusi e alle violenze che subiva da parte dell’ormai ex compagno, decidendo di denunciarlo, raccontando quanto accadeva da tempo nella sua vita.
I due, dopo un periodo di fidanzamento, qualche mese fa hanno deciso di andare a convivere sotto lo stesso tetto. Quelle quattro pareti che dovevano essere il loro nido d’amore, si sono trasformate in un clima di terrore per la donna, poiché ciò che lei nutriva nei suoi confronti, non sembrava essere ricambiato. Anzi. Se in un primo momento sembrava essere fedele, poco dopo lei, prendendo il cellulare del compagno, ha scoperto diverse relazioni che l’uomo intratteneva con altre donne.
Le chat a sfondo sessuale non lasciavano dubbi alla donna sulla tipologia di rapporti sentimentali che lui aveva con le altre signore. La scoperta è avvenuta in un momento di difficoltà dell’uomo, costretto ad un’operazione.
Nel tempo la donna avrebbe provveduto ai suoi bisogni con donazioni di danaro e assistenza sanitaria, arrivando a spendere 80mila euro. La scoperta dei tradimenti è avvenuta quando l’ex politico si è sottoposto a un intervento chirurgico.
In quella circostanza la donna si è ritrovata tra le mani il telefono di lui e ha letto diverse chat con messaggi eloquenti e inquietanti. Da quel momento le cose tra i due non sarebbero state più come prima tanto che, nello scorso periodo natalizio, la donna ha scoperto che lui aveva inviato un pacco alla sua amante e, alla richiesta di spiegazioni, si è vista insultata e schiaffeggiata.
Dopo qualche giorno la donna avrebbe subito altri episodi di violenza. All’inizio di gennaio l’uomo, ancora in convalescenza, sarebbe arrivato a minacciarla di morte, colpendola con forza alle ginocchia e alle gambe con una stampella, provocandole un grosso ematoma. «Mi ha messo la mano in faccia e mi ha preso per il collo con l’intento di strangolarmi», avrebbe riferito la vittima una volta recatasi in Questura per denunciare il suo compagno subito dopo essersi fatta medicare al pronto soccorso del “Vito Fazzi”.
«Gli sono stata sempre vicino, si è salvato anche grazie a me», racconta la donna a Telerama che ha riportato i fatti. Dopo la denuncia sporta agli agenti di polizia della Questura di Lecce, diretti dal questore Massimo Modeo, si è acceso un faro su questa storia, con gli occhi puntati sull’ex politico. Lo stesso questore ha invitato l’uomo a «cessare ogni tipo di comportamento vessatorio e persecutorio o di condotta violenta nei confronti della sua compagna». Intanto la malcapitata, difesa dall’avvocato Nicola Caroli, ha intrapreso un percorso terapeutico con uno psicologo, per cercare di riprendersi la propria vita, per ricostruire la propria anima.