Una stufa lasciata accesa accidentalmente nella camera da letto, mamma e figlio che consumano il pranzo in cucina, mentre pian piano le fiamme si stavano facendo largo in tutta la casa divorando le suppellettili. Un inferno di fuoco quello vissuto a Racale, in via Makallè, sabato pomeriggio.
Romeo e sua mamma Giuseppina si sono ritrovati in poco tempo senza più una casa, in mezzo ad una strada. Tra le prime persone a tendere la mano c’è Alice, una signora che si è trovata a passare per caso da quel vicolo del centro di Racale, notando Romeo in preda alla disperazione. Ha aperto le porte della sua abitazione, lo ha accolto, e nel frattempo ha lanciato un appello sui social con l’hashtag #aiutaromeo. È bastato un messaggio per smuovere le coscienze degli abitanti del paese e non solo.
Grazie alla potenza dei social, anche dai comuni limitrofi qualcuno ha contribuito alla causa. «Arrivano doni da tutti i paesi – racconta Alice – quello che abbiamo raccolto è già nelle mani di Romeo. Sono arrivati non solo vestiti, anche generi alimentari e prodotti per l’igiene personale. Voglio ringraziare di cuore chi ha avuto fiducia in me e ha regalato un domani a questa umile famiglia».
Intanto anche l’amministrazione comunale – coi Servizi sociali – si sarebbe attivata per aiutare la signora Giuseppina e il figlio Romeo e alle iniziative dei singoli, capeggiate da Alice, non si esclude il supporto della Caritas parrocchiale. Romeo e Giuseppina occupavano da tempo quell’appartamento in affitto, con una piccola pensione che permetteva ai due di vivere in modo dignitoso, servendosi del necessario. All’origine dell’incendio una stufa rimasta accesa all’interno della camera da letto in uso all’anziana madre. Il primo ad intervenire è stato il figlio, avvertendo il forte odore di bruciato provenire dalla stanza. Allertata la centrale operativa del 115, sul posto sono giunti i caschi rossi. La zona è stata raggiunta anche dai carabinieri della locale stazione. Per fortuna i due non hanno registrato danni, mentre la casa è stata distrutta.
Al momento dal Comune fanno sapere che non ci sono alloggi disponibili, ma qualcosa potrebbe cambiare nei prossimi giorni. Per adesso Romeo e la madre hanno trovato riparo presso l’abitazione di una parente, ma la casa è un po’ troppo piccola per poter vivere insieme. «Ringrazio tutti i miei amici, tutte quelle persone che mi sono state vicine e che continuano a dimostrarmi il loro affetto. – afferma Romeo – Abbiamo vissuto un dramma, ma grazie alla solidarietà si continua ad andare avanti più forti di prima. Non smetterò mai di ringraziare chiunque, in vari modi, ha dimostrato di volermi bene».