Avrebbe investito e ucciso il 42enne biscegliese Donato Papagni sulla statale 16, nei pressi di Cerignola, con il suo tir: per questo per un camionista di 63 anni, originario di Monopoli, è stato chiesto, da parte della Procura di Foggia, il rinvio a giudizio per omicidio stradale.
Il 42enne era accanto al suo furgone in panne a bordo strada quando sarebbe stato travolto dal camion.
L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 21 giugno. I familiari della vittima sono assistiti dallo studio 3A-Valore Spa che ha diffuso la notizia.
Stando a quanto emerso finora dalle indagini, la vittima nella tarda serata del 2 aprile 2022 era stato costretto a fermarsi, a bordo strada perché il furgone della società ortofrutticola per cui lavorava aveva avuto un guasto al motore. Dopo aver sistemato i dispositivi di segnalazione e parcheggiato il mezzo, il 42enne scese per controllare quale fosse il motivo del guasto. Fu in quel momento che il camion guidato dal 63enne, sostiene l’accusa, travolse l’uomo e tamponò con violenza il furgone. La vittima fu schiacciata contro il guardrail e subì un grave trauma toracico e del bacino.
Secondo quanto riferisce la difesa della famiglia della vittima, il 63enne oltre a non aver visto l’autocarro fermo a bordo strada, procedeva a una velocità non solo superiore al limite imposto in quel tratto ma anche non commisurata alle condizioni di tempo e di luogo.
Il magistrato, riferiscono i legali, ha chiesto il processo per il camionista imputandogli «l’esclusiva responsabilità dei tragici fatti» e di aver causato il decesso di Papagni per «colpa generica, difetto di prudenza e attenzione alla guida, e colpa specifica integrata dalla violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, di cui agli articoli 140 e 141 del codice della strada».