Insulti sessisti alla prima candidata sindaco donna delle Isole Tremiti: solidarietà bipartisan

Ancora una volta, «l’orientamento sessuale di una figura politica viene strumentalizzato per ancorare un dibattito che dovrebbe invece concentrarsi sulle competenze, sulle idee e sull’impegno per il bene comune», così Francesca De Feo, giornalista, attivista e tra le firme di punta del portale Gay.it commenta la lettera sessista inviata alla prima candidata sindaca donna per le Isole Tremiti, Annalisa Lisci. «È l’ennesimo deplorevole esempio di discriminazione misogina ed anti-Lgbtqia+ a cui purtroppo molti ancora si aggrappano per perpetuare stereotipi dannosi e pregiudizi arcaici che nulla hanno a che vedere con la capacità di una persona di ricoprire cariche istituzionali», sottolinea De Feo.

Era stata proprio Lisci a pubblicare sulle sue pagine social la lettera, recapitata con tanto di francobollo, al ristorante L’Altro Faro, di cui la candidata è titolare, con la quale a stampatello, dopo insulti sulle abilità in cucina e nella scrittura, si offendeva in modo virulento Lisci in merito alla sua vita privata e sentimentale. La stessa candidata sindaca commentando la deprecabile lettera invitava la o il misterioso mittente a «un confronto pubblico sulle cose da fare per il bene comune». Tante sono state le attestazioni di solidarietà nei confronti di Lisci, tra cui quella della presidente del consiglio comunale di Foggia, Lia Azzarone, anche in qualità di presidente dell’assemblea regionale del Pd: «come donna esprimo netta condanna per l’accaduto e rivolgo il mio in bocca al lupo ad Annalisa, che da oggi avrà un motivo in più per godere della mia stima e del mio affetto». Anche la senatrice Annamaria Fallucchi è intervenuta «Gli insulti, le discriminazioni, i colpi bassi non possono essere tollerati. Non lo possono ancor di più se ancora oggi hanno una matrice sessista. Massima solidarietà alla candidata sindaco dele Isole Tremiti Annalisa Lisci, della quale sinceramente apprezzo anche la cucina, ma quelli sono gusti».

Sull’episodio, in molti chiedono che la lista concorrente Tremiti Nuovi orizzonti e il candidato sindaco Roberto Calabrese, nipote del primo cittadino Giuseppe Calabrese scomparso prematuramente il 12 maggio del 2023 a causa di un malore mentre era Roma proprio per ritirare l’ennesima Bandiera blu conferita all’arcipelago, prendano le distanze dalla lettera offensiva inviata a Lisci.

Lisci, che di professione è ristoratrice e pescatrice, è la prima donna che si candida per guidare le Diomedee ed è in corsa con una lista “Progetto Tremiti Bene Comune” in cui figurano dieci candidati che rappresentano «un mix di esperienza e slancio giovanile», dice la stessa candidata, che annovera tra i suoi obiettivi, se dovesse essere eletta, quello di far «diventare le Tremiti un riferimento naturalistico a livello mondiale».

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