Insulti e minacce agli alunni: condannata a 2 anni e mezzo una maestra del Tarantino

Due anni e mezzo di reclusione è la condanna stabilita ieri in abbreviato dal giudice Giovanni Caroli per una maestra del Tarantino di 49 anni finita sotto accusa per maltrattamenti nei confronti degli alunni di due quarte classi di una scuola primaria.

Gli episodi raccolti dai carabinieri, che dopo la denuncia di una coraggiosa mamma, hanno installato anche dei registratori in classe per provare il comportamento dell’insegnante, si sono concentrate in particolare in un semestre del 2021.

Secondo l’accusa della sostituta procuratrice Vittoria Petronella, i maltrattamenti consistevano in intimidazioni e continue minacce esplicite o velate, di sottoporre i bimbi a violenze fisiche. «Fetente» e «rimbambito», gli epiteti più frequenti riportati in rubrica dalla pubblica accusa, rivolti ai piccoli, minacciati a suon di frasi dal tenore «ti sotterro», «se mi arrabbio voli direttamente a casa dalla finestra», «ti sparo», «ora ti lancio il primo oggetto che mi capita», rivolte anche ad un bambino nello spettro autistico.

Stando alle accuse, l’insegnante spesso usava ridicolizzare il malcapitato davanti ai compagni, con frasi come «volete ridere?», seguite da commenti sarcastici sui compiti e punizioni esemplari, come ad esempio buttare a terra violentemente e distruggere gli oggetti dei bambini, sbattere col violenza i libri sui banchi, trascinare fuori dalla classe i piccoli, scrivere lettere plateali ai genitori, colpevolizzando i comportamenti degli stessi con frasi, pronunciate davanti a tutti, come «si vede tua madre quanto ci tiene a te», discriminando perfino gli alunni che avevano scelto la didattica a distanza.

Atteggiamenti che, secondo l’accusa, hanno creato un clima poco sereno tra i piccoli allievi. Ben tredici genitori, tra cui la mamma da cui è partita l’inchiesta (rappresentata dall’avvocato Rosario Frascella) si sono costituiti parti civili e, secondo quanto stabilito dal magistrato, avranno diritto a un risarcimento provvisionale.

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