Informazioni scorrette sugli investimenti, la Bpb risarcirà una coppia di pensionati

Il tribunale di Bari ha condannato la Banca Popolare di Bari, ora Banca del Mezzogiorno, a risarcire una coppia di pensionati per oltre 70mila euro, più interessi, per la ripetuta violazione delle regole che disciplinano il rapporto tra banca a risparmiatore.

Nel caso esaminato dal giudice, tra le altre cose, è emersa la mancanza del contratto ”quadro” originario che ha determinato, come è scritto nella sentenza, la «nullità degli ordini di acquisto delle azioni Bpb».

Per una seconda tranche di investimenti invece, il giudice ha rilevato come la banca avesse omesso «di acquisire le informazioni relative alla natura, al volume ed alla frequenza delle operazioni su strumenti finanziari realizzate dai clienti nonché al livello di istruzione dei clienti medesimi». Difatti, afferma il Tribunale dopo attenta analisi della documentazione processuale «la lettura dei dati complessivi porta a ritenere che non sia stata fornita una corretta informazione in ordine agli investimenti offerti e che non sia stata valutata adeguatamente l’appropriatezza delle operazioni effettuate dai clienti».

Soddisfazione per la sentenza del tribunale di Bari esprime Massimo Melpignano, responsabile nazionale banca e finanza dell’associazione Konsumer Italia, che ha assistito la coppia di pensionati in questa causa.

«Il Tribunale ha accolto le contestazioni che abbiamo sollevato e ha reso giustizia alla coppia di consumatori, uno dei quali quasi novantenne, che ha così potuto ottenere la restituzione dei propri risparmi. Ma come sempre – conclude Melpignano – vanno ringraziati i risparmiatori che hanno pazientemente atteso per i sei anni di giudizio, attenendo infine il dovuto ristoro».

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