Infermiere del 118 aggredito a Bari, l’Asl: «Al suo fianco anche dal punto di vista legale»

«La violenza non è mai tollerabile e non lo è a maggior ragione quando le vittime sono operatori di pubblico servizio che quotidianamente lavorano per la salute dei cittadini». Lo afferma il direttore generale facente funzioni dell’Asl Bari, Luigi Fruscio, esprimendo vicinanza e solidarietà all’infermiere del 118 di Modugno aggredito ieri sera nel quartiere San Paolo del capoluogo pugliese.

La vittima è un 34enne intervenuto a seguito di una chiamata al 118. Il paziente aveva una semplice ferita al sopracciglio ma non voleva recarsi al vicino pronto soccorso e pretendeva che il taglio fosse suturato a domicilio.

Alle cure del pronto soccorso, invece, ha dovuto far ricorso lo stesso infermiere colpito con un pugno che gli ha causato un trauma cranio-facciale, trauma contusivo dell’occhio destro con contusione retinica e prognosi di 5 giorni.

L’aggressore, peraltro, si è poi recato nel pronto soccorso dell’ospedale San Paolo dove ha continuato a inveire e minacciare l’infermiere, creando un notevole disservizio anche di fronte all’intervento delle forze dell’ordine, subito allertate dagli operatori sanitari. L’uomo è stato poi preso in carico e trattenuto in pronto soccorso in osservazione (e sotto sedazione) fino a stamattina, quando è stato dimesso.

Solidarietà e vicinanza all’infermiere ha espresso anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che stamattina ha contattato telefonicamente il 34enne per informarsi delle sue condizioni di salute.

«Siamo a saremo al fianco del nostro infermiere, come di tutti gli operatori impegnati nel 118, nei pronto soccorso e in ogni situazione in cui, purtroppo, possono essere esposti al rischio di subire un’aggressione senza alcun motivo, a causa di un malcostume per cui si tende a fare un uso privato persino dei servizi di emergenza, così sottraendoli alla loro funzione pubblica», afferma Fruscio annunciando che nelle prossime ore incontrerà l’infermiere «per esprimergli personalmente la solidarietà e la vicinanza dell’Asl Bari e confermargli che lo sosterremo in ogni fase di questa brutta vicenda, anche dal punto di vista legale e processuale».

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