Indietro con gli esami universitari: studente di Manduria si toglie la vita in casa a Chieti

Un 29enne originario di Manduria si è tolto la vita in Abruzzo, a Chieti, dove viveva insieme alla sorella.

Il giovane studiava Medicina all’Università degli studi “Gabriele D’Annunzio” e probabilmente non reggeva più il peso di non aver raggiunto il traguardo della laurea e dunque di potersi avviare sulla strada del lavoro.

A dare l’allarme è stata, ieri pomeriggio, proprio la sorella che, rincasando, lo ha trovato ormai privo di vita. I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

Fratello e sorella condividevano un’abitazione a poche centinaia di metri dal campus universitario dove hanno sede le facoltà mediche, nel Villaggio Mediterraneo, una vita da studenti fuori sede come migliaia di loro colleghi. E, almeno fino a ieri, nessun segnale che lasciasse presagire un simile epilogo, fino alle 16 quando la sorella aprendo la porta di casa ha trovato il corpo ormai senza vita.

Alle 42 pagine di un block notes, che la pattuglia della Volante, una volta sul posto con la polizia Scientifica per i rilievi, ha trovato in casa, lo studente ha affidato quelle che possono essere considerate le motivazioni alla base del gesto e che provano a spiegare una vita che lui stesso avrebbe definito «inconcludente e inutile». Il mancato raggiungimento del traguardo della laurea in Medicina avrebbe amplificato una situazione di sofferenza che probabilmente aveva maturato da un po’.

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