Incubo baby gang nella Bat: 40enne aggredito da un gruppo di ragazzini, è ricoverato

Prima le urla e poi il pestaggio. È ricoverato all’ospedale Bonomo di Andria in prognosi riservata l’uomo aggredito nella tarda serata di lunedì a Trani. Si tratta di un 40enne che stava passeggiando nelle vicinanze della stazione ferroviaria. Gli autori del gesto sarebbero alcuni ragazzi che, poco dopo le 22, sostavano nella stessa zona, nei pressi di un distributore automatico.

Le testimonianze

Secondo le testimonianze dei residenti, il gruppo, composto da almeno sei fra ragazzi e ragazze, avrebbe avuto una discussione accesa con l’uomo. «Abbiamo sentito urlare – dicono i titolari delle attività commerciali di corso Imbriani – e poi abbiamo visto alcuni ragazzi scappare via a piedi». Sono stati i passanti a chiamare i soccorsi e allertare le forze dell’ordine. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, il 40enne sarebbe stato prima strattonato e poi colpito con un pugno al viso che gli avrebbe fatto perdere i sensi fino a farlo accasciare al suolo. Gli inquirenti, per il momento, non escludono alcuna ipotesi. Nemmeno quella che il gruppo di ragazzi possa non aver gradito la presenza dell’uomo in quella zona che, pare, frequentasse abitualmente. Saranno anche esaminate le telecamere dei circuiti di videosorveglianza dell’area, per mettere dei punti fermi sulla vicenda che presenta tanti lati oscuri. Di sicuro, però, c’è che quanto accaduto lunedì sera fa ripiombare la città nell’incubo delle baby gang. Negli ultimi mesi, infatti, sono stati segnalati alle forze dell’ordine numerosi episodi di violenza da parte di giovanissimi soprattutto nella zona del porto.

Gli altri episodi

Il problema non riguarda solo Trani, ma tutta la Bat. Ad Andria, a fine aprile, una donna residente nel centro storico è stata aggredita da un ragazzo mentre cercava di rientrare a casa. Solo l’intervento dei familiari ha evitato il peggio. A Barletta, nella zona 167, in periferia, nelle scorse settimane, un gruppo di ragazzini ha minacciato e colpito alcuni coetanei nel tentativo di appropriarsi dei loro telefonini.

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