Incidente sul lungomare: Bari piange il “gigante buono” col sogno di aprire un salone di barbiere

Il suo sogno più grande era quello di diventare un barbiere professionista. Francesco Damiani avrebbe compiuto 19 anni il 22 febbraio. Un ragazzo che tutti amavano. Un gigante buono che, nonostante la sua giovane età, ha sempre mostrato una grande maturità. «Sin da piccolo – racconta un suo familiare – ha accarezzato il sogno di diventare un barbiere. Una passione che ha ereditato da sua madre. Ha sempre lavorato nel settore per imparare, era un lavoro che lo appassionava».

Un ragazzo dal cuore grande che si faceva voler bene da tutti, soprattutto dai suoi datori di lavoro che lo consideravano un giovane con la testa sulle spalle. «Stava mettendo i soldi da parte – spiega il familiare – perché il suo obiettivo era, un giorno, aprire un suo salone da barbiere. Lavorava tanto e non si risparmiava mai. Amava il suo lavoro e tutti, in famiglia, eravamo convinti che lo avrebbe realizzato. Credevamo in lui, era un ragazzo molto determinato e volenteroso».

Gli affetti

Oltre alla sua grande passione lavorativa, Francesco aveva due grandi amori, la famiglia e la sua fidanzata, J. con la quale intratteneva una relazione da circa due anni. «Francesco aveva un amore smisurato per entrambi i suoi genitori, per sua sorella G. e per tutta la sua famiglia – continua – fungeva da collante con il suo affetto e carisma. Era molto innamorato della sua fidanzata e, proprio nel giorno dell’incidente, stava festeggiando il suo compleanno, 16 anni, con tutti gli amici. Erano una giovane coppia bellissima e molto innamorata».

Francesco è l’ennesima giovane vittima della strada, strappata alla vita e ai sogni futuri brutalmente. «Ha lasciato un vuoto incolmabile – conclude il parente di Francesco – e un dolore che non andrà mai più via. I nostri pensieri vanno ai ragazzi che stanno combattendo per la vita in ospedale e alle loro famiglie. Preghiamo che quanto accaduto possa essere un monito per tutti i ragazzi, invitandoli a prestare la massima attenzione alla guida, affinché nessun altro genitore debba piangere un figlio».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version