La Procura di Taranto indaga per cooperazione in omicidio stradale e lesioni gravissime in riferimento all’incidente avvenuto sulla strada statale 100 Taranto-Bari, all’altezza di Mottola, in cui sono morte quattro persone nello scontro frontale tra una Fiat Multipla e un van. Altre due persone sono rimaste ferite.
Le indagini sono affidate alla sostituta Francesca Colaci.
I tre militari deceduti sono il 50enne di Montemesola Cosimo Aloia, il 42enne di Taranto Alberto Battafarano e il 49enne di Statte Domenico Ruggiero, appartenenti – come i due colleghi feriti – alla Brigata Pinerolo 7° Bersaglieri di stanza ad Altamura. Morto anche il conducente del minivan, Francesco Clemente, 60enne di Bitritto (Bari), mentre il passeggero è rimasto ferito come altri due militari.
Colaci ha conferito l’incarico all’ingegnere Vitantonio Coriolano che dovrà ricostruire non solo la dinamica dell’incidente, ma anche e soprattutto provare ad accertarne la causa.
Il perito incaricato dalla Procura dovrà anche evidenziare eventuali violazioni del Codice della strada e delle regole relative alla conduzione dei veicoli coinvolti.
Il pm ha poi chiesto al perito di approfondire «altre concause idonee a cagionare l’evento, comprese le condizioni del tratto stradale interessato».
L’indagine, quindi, punta a chiarire anche se al di là di eventuali responsabilità dei due guidatori, lo stato della statale 100 che fosse in condizioni sicure per chi l’attraversava in quel momento. Il magistrato ha anche disposto l’autopsia sui corpi delle quattro vittime.
La statale 100, nel tratto che scorre all’altezza di Mottola, da anni è segnalata come pericolosa e fonte di una serie di gravi incidenti con decessi, ma i lavori annunciati per migliorarne le condizioni non sono mai partiti.