Inchiesta sanità, i legali del sindaco di Otranto: «Equivoco normativo»

«Il coinvolgimento si fonda su un equivoco normativo che riteniamo potrà essere chiarito già dalla prima occasione utile». È quanto affermano gli avvocati Mauro Finocchito e Gianluca D’Oria, difensori del sindaco di Otranto, Pierpaolo Cariddi, indagato nell’ambito di un’inchiesta giudiziaria su presunti illeciti riguardanti il settore della sanità regionale e locale che ieri in Puglia ha portato all’arresto di cinque persone, tra cui l’ex senatore ed assessore regionale Salvatore Ruggeri.

Tra le persone destinatarie dei provvedimenti anche l’attuale primo cittadino di Otranto, cui è stata applicata la misura del divieto di dimora nel proprio comune di residenza. Al sindaco Cariddi viene contestata una ipotesi di falso ideologico in atto pubblico.

«Nel ribadire la oggettiva estraneità ai fatti illeciti presunti e contestati al nostro assistito – affermano i legali – confidiamo che lo stesso potrà chiarire in tempi brevi la propria posizione e dimostrare l’infondatezza delle accuse che gli vengono mosse».

«Da una prima lettura degli atti di causa sembrerebbe, infatti, emergere con chiarezza che il coinvolgimento del nostro assistito si fondi – concludono – su un equivoco normativo che riteniamo potrà essere chiarito già dalla prima occasione utile».

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