Un avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato dalla Procura di Lecce a 60 indagati nell’inchiesta chiamata “Hydruntiade” sul comune di Otranto, ritenuto epicentro di un giro di corruzione.
L’atto, che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio, è firmato dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone e dal sostituto Giorgia Villa.
L’indagine il 12 settembre scorso portò all’arresto dei fratelli Pierpaolo e Luciano Cariddi, rispettivamente sindaco ed ex sindaco Otranto, e di altre otto persone.
I due sono accusati di aver organizzato e capeggiato una presunta associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e di diversi altri reati attraverso i quali avrebbero favorito imprenditori attivi nel settore turistico.