A seguito dell’incendio divampato stamattina nell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, la centrale operativa del 118 di Bari ha attivato la maxi emergenza per consentire il trasferimento dei pazienti.
Alle operazioni partecipano anche diverse ambulanze della Federazione delle Misericordie di Puglia che si sono attivate dopo l’incendio. Equipaggi sono arrivati da Palagiano, Molfetta, Monopoli, Andria, Martina, Canosa, Crispiano e Lizzano.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è in permanente contatto con la direzione sanitaria dell’Ente ecclesiastico per collaborare con le operazioni di messa in sicurezza della struttura, assistito dall’assessore alla Sanità, Rocco Palese, e dal direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, che stanno anche valutando e organizzando la redistribuzione dei pazienti evacuati negli ospedali vicini della Regione Puglia.
«Penso di cogliere anche la volontà di diversi consiglieri che mi hanno informato, ma ero già informato, di quello che sta accadendo all’ospedale Miulli», ha detto Palese durante il Consiglio regionale. «Speriamo che non ci siano danni, perché è una struttura che eroga prestazioni sanitarie estremamente qualificate e importanti per il nostro servizio sanitario».
L’incendio si sarebbe sviluppato al piano -2 dove si trova un magazzino. I vigili del fuoco hanno operato per liberare l’area dal denso fumo nero con l’impiego di macchinari e stabiliranno cosa abbia provocato l’incendio che ha bloccato l’attività del pronto soccorso, tutt’ora sospesa.
Oltre al pronto soccorso, altri reparti sono stati evacuati perché invasi dal fumo, ad esempio quelli dell’Utic Cardiologica e Anatomia patologica. I pazienti sono stati trasferiti in altre aree dell’ospedale, resta in piedi l’ipotesi che possano essere portati in altre strutture qualora la situazione non dovesse tornare alla normalità nelle prossime ore.