Un bar di Lecce è stato sequestrato dagli agenti della squadra mobile di Brindisi perché considerato un luogo di ritrovo di persone appartenenti alla Sacra corona unita (Scu) che, all’interno, vi svolgevano anche summit per definire le strategie del sodalizio mafioso.
Il sequestro dell’attività commerciale e del compendio aziendale, è stato disposto dal tribunale del Riesame di Lecce nell’ambito dell’inchiesta della Dda che il 12 dicembre scorso portò all’arresto di 14 persone accusate a vario titolo di associazione dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi.
Il sequestro è stato eseguito a carico di due degli indagati e della compagna di uno di essi. Il gip inizialmente non aveva accolto la richiesta di sequestro della Dda che ha presentato ricorso al Riesame ottenendo il provvedimento.
Le indagini avrebbero permesso di accertare l’intestazione fittizia del locale, per eludere le di misure di prevenzione patrimoniali, con l’aggravante, spiega in una nota la questura di Brindisi, «di avere commesso il fatto per agevolare l’associazione di tipo mafioso nota come Sacra corona unita».