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In ufficio su siti porno e furti di carta igienica: in aula un ex dipendente del San Giacomo di Monopoli

Un vero e proprio dominus del peculato, della gestione privata di quella che era la sua mansione all’interno dell’ospedale di Monopoli, dove lavorava come responsabile del magazzino economale. E dove, secondo l’inchiesta coordinata dalla pm Chiara Giordano, guardava siti porno, trascorreva tempo su siti di scommesse sportive, riceveva i suoi “clienti” privati, si attivava per…

Un vero e proprio dominus del peculato, della gestione privata di quella che era la sua mansione all’interno dell’ospedale di Monopoli, dove lavorava come responsabile del magazzino economale. E dove, secondo l’inchiesta coordinata dalla pm Chiara Giordano, guardava siti porno, trascorreva tempo su siti di scommesse sportive, riceveva i suoi “clienti” privati, si attivava per far cancellare multe, rivendeva scatole di viagra, e del quale si serviva per fare scorta di carta igienica, detersivi, buste della spazzatura, bicchieri di carta e cancelleria varia.

Per Cosimo Recchiuto e altre otto persone, è iniziata ieri l’udienza preliminare per una sfilza di ipotesi di reato, che vanno dal peculato, all’abuso d’ufficio, ricettazione e traffico di influenze illecite. Oltre a Mimmo Recchiuto, sono indagati otto commercianti e un dipendente 62enne di una Sanitaservice, con funzioni di ausiliario nella farmacia dello stesso ospedale. Uno degli otto commercianti ha già patteggiato la condanna

Solo nella sua stanza, come registravano le microcamere piazzate dai carabinieri su richiesta della stessa Asl, trascorreva tempo sui social, utilizzando il suo ufficio anhe per affari privati. L’inchiesta dei carabinieri era partita nei primi mesi del 2019, quando avevano visto il dipendente Asl entrare e uscire dall’ospedale, anche nei giorni festivi, con pacchi o buste in mano. Le verifiche, condotte mediante attività tecniche, pedinamenti e perquisizioni, avevano consentito di documentare che Recchiuto si sarebbe appropriato di materiali di vario genere. E poi il traffico di viagra o medicinali simili che il dipendente di Sanitaservice rubava all’interno dello stesso ospedale San Giacomo e lui poi rivendeva.

In alcuni casi, è stato documentato, acquistava in nero e a prezzi bassissimi, cancelleria per conto del nosocomio, allegando fatture di commercianti amici di importo superiore, e così intascando la differenza.

Ieri mattina è cominciata per Recchiuto e i suoi “complici” l’udienza preliminare, nella quale la Asl si è costituita parte civile, e uno dei nove imputati ha chiesto e ottenuto di essere giudicato con il rito abbreviato. L’udienza è stata poi rinviata per la discussione e la decisione del gup al prossimo 27 giugno.

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