Impianto per i rifiuti a Gioia del Colle: accuse archiviate per un dirigente comunale

Archiviato dal gip del tribunale di Bari, Francesco Salerno, il procedimento penale a carico del direttore dell’area Urbanistica del Comune di Gioia Del Colle. Il dirigente era accusato di abuso d’ufficio e falso ideologico, in merito alla realizzazione di un impianto per la messa in riserva e recupero rifiuti nel Comune. A richiederne l’archiviazione era stato il sostituto procuratore del tribunale di Bari, Claudio Pinto.

Nella denuncia depositata in Procura, si contestava l’illegittimità degli atti amministrativi adottati sia dal direttore che dalla Città metropolitana, sulla scorta di comportamenti “dilatori” e che sarebbero stati commessi allo scopo di danneggiare la società che aveva chiesto la realizzazione dell’impianto.

I finanzieri della Compagnia di Gioia Del Colle, incaricati delle indagini, in conclusione hanno ritenuto non sussistenti gli elementi idonei a sostenere le accuse a carico dell’indagato , assistito dall’avvocato Antonio La Scala. Secondo quanto emerge dall’informativa finale depositata in Procura, dalle sommarie informazioni acquisite e dalla documentazione prodotta dalla difesa, e acquisita dalla stessa finanza, non sussisterebbero gli elementi costitutivi dei reati contestati.

Gli stessi militari chiariscono come il contrasto con precedenti atti dello stesso Comune sia solo apparente e che la richiesta di ulteriore documentazione, da parte dell’amministrazione comunale, non fosse pretestuosa. Di conseguenza, lo stesso ritardo del Comune non può essere ritenuto penalmente rilevante alla luce, anche, di una sentenza del Tar Puglia che si era pronunciata sulla stessa vicenda, ritenendo pienamente legittimo l’operato dell’amministrazione.

Il sostituto procuratore Pinto, recependo allora la conclusione degli investigatori, ha chiesto e ottenuto dal gip Salerno la definitiva archiviazione del procedimento.

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