Prima picchiato e poi immobilizzato prono per terra con tutto il peso del suo aggressore che in ginocchio gli comprimeva la gabbia toracica per 16 lunghi minuti. Sarebbe morto così Giovanni Palazzotto il 27enne all’alba di domenica scorsa dopo uno scontro fisico con 31enne Francesco Assunto, titolare di un bar di Bitritto, che è in carcere con l’accusa di omicidio volontario.
Nei confronti di Assunto la pm che coordina le indagini, Chiara Giordano, ha chiesto al gip la convalida dell’arresto ricostruendo la dinamica dei fatti così come emergono dai racconti dei testimoni ma anche delle immagini e dagli audio della video sorveglianza.
Secondo l’accusa, Assunto avrebbe continuato a tenere immobilizzato il giovane mettendosi in ginocchio sulla sua schiena, malgrado quest’ultimo chiedesse aiuto e respirasse a fatica, incitando anche altre persone presenti ad aiutarlo.
Con lui sono infatti indagati anche Claudio Lubisco e Raffaele Trentadue, che secondo l’accusa lo avrebbero aiutato, almeno inizialmente.
Il tutto sarebbe accaduto perché Palazzotto, dopo avere danneggiato un bar vicino, sarebbe arrivato correndo al bar di Assunto tentando di entrare con la forza. A quel punto Assunto lo avrebbe spinto per terra e tenendolo in posizione prona lo avrebbe colpito con sei violenti pugni bloccandolo poi a lungo con le ginocchia sulla schiena mentre Lubisco e Trentadue lo aiutavano tenendogli ferme le gambe.
La cosa si sarebbe prolungata nonostante «Palazzotto fosse in una condizione di sofferenza psicofisica, evidenziata dalle continue richieste di aiuto e dal respiro affannoso».
La procura ha chiesto che in caso di conferma del carcere per Assunto, l’uomo venga rinchiuso in un istituto differente da quelli di Bari o Brindisi dove sono detenuti i familiari della vittima. L’autopsia sarà eseguita domani (e non oggi come si era appreso in un primo momento) e nei prossimi giorni Assunto sarà ascoltato dal gip.