Il Tribunale di Bari dichiara fallita la Finba del gruppo Matarrese. La società annuncia ricorso

Dichiarato il fallimento della Finba SpA, la holding del gruppo edile Matarrese, amministrata da Amato Matarrese.

A deciderlo è stato il Tribunale fallimentare di Bari che ha respinto l’istanza di omologazione dell’accordo di ristrutturazione del debito della società barese che esercita l’attività di concessione di finanziamenti, compreso il leasing, assunzione di partecipazioni a scopo di investimento e servizio di incasso, pagamento e trasferimento fondi.

L’istanza di fallimento era stata presentata dalla Procura di Bari il 22 febbraio 2022 a seguito di una segnalazione proveniente dal giudice civile.

I pm baresi hanno in corso un’indagine su società del gruppo Matarrese, tra cui la Finba, per bancarotta fraudolenta per distrazione e dissipazione per fatti compiuti dal 2016 ad oggi per un presunto crack di oltre 20 milioni di euro che ha svelato un’esposizione debitoria di 70 milioni.

Nella sentenza di fallimento, i giudici (presidente Raffaella Simone) evidenziano che la società ha un’esposizione debitoria pari a circa 2,9 milioni di euro a fronte di un decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Bari l’8 maggio 2021; un’esposizione debitoria verso le banche di 4,8 milioni; un attivo circolante risultate dall’ultimo bilancio approvato (risalente al 2018) di 857mila euro, a fronte di debiti complessivi di 15,7 milioni.

Per i giudici risulta quindi provato lo stato di insolvenza del debitore, tenuto conto dell’entità dei debiti e della persistenza dell’inadempimento. Curatori della procedura sono stati nominati Emanuele Virgintino e Antonio Quercia. L’adunanza dei creditori per l’esame dello stato passivo è stata fissata per il 20 giugno 2023 dinanzi al giudice delegato, Carlotta Soria.

In una nota, la Finba S.p.A., fa sapere che, «prendendo atto con rammarico del provvedimento emesso dal Tribunale di Bari, presenterà reclamo innanzi alla Corte di Appello, ritenendo che sussistano tutti gli elementi per l’accoglimento del proposto Accordo di ristrutturazione e che il suo mancato accoglimento possa produrre solo effetti negativi nei confronti dei creditori della Società».

Gli azionisti di riferimento delle holding della famiglia Matarrese «si augurano che il preannunciato reclamo possa trovare accoglimento. Allo stesso tempo – si legge ancora nella nota -, garantiscono l’impegno, tramite le altre holding, a supporto della storica attività di costruzioni pubbliche e private che, attraverso la Matarrese S.p.A., prosegue con regolarità e senza alcun pregiudizio dalle odierne vicende, a tutela del futuro dell’impresa, delle famiglie dei suoi collaboratori diretti e dell’indotto, oltre che dei suoi creditori».

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