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Il processo a Miniello, in aula i testi dei pm: «Foto alle parti intime della paziente? Nessuna linea guida»

«Miniello metteva la persona in una condizione di conflitto: o accetti il tipo di terapia che io ti propongo o sappi che l’alternativa è ammalarsi di una forma tumorale o di qualcosa di indefinito». È il dottor Danilo Berto psicologo e psicoterapeuta , ex dirigente dell’Asl di Padova e Verona, ora in pensione, a relazionare…

«Miniello metteva la persona in una condizione di conflitto: o accetti il tipo di terapia che io ti propongo o sappi che l’alternativa è ammalarsi di una forma tumorale o di qualcosa di indefinito».

È il dottor Danilo Berto psicologo e psicoterapeuta , ex dirigente dell’Asl di Padova e Verona, ora in pensione, a relazionare in aula sul comportamento denunciato dal ginecologo barese, a processo per violenza sessuale (tentata e consumata) e lesioni personali su 20 sue pazienti, 19 delle quali costituitesi parte civile. Per Berto, in tutte le vittime «c’erano delle ricorrenze presenti, ho notato in tutte le persone l’urgenza della terapia, intesa come modalità rapida di azione. E l’insistenza da parte di Miniello di metterla in atto».

L’ex ginecologo barese, dopo aver trascorso un periodo ai domiciliari, è in libertà da aprile 2022, quando la misura fu sostituita con l’interdizione per un anno dall’esercizio della professione. Il suo caso fu portato alla luce con un servizio mandato in onda dal programma televisivo Le Iene. Dalle denunce delle donne che si erano rivolte a lui per una visita, emerge un comune denominatore: a tutte Giovanni Miniello “consigliava” di sottoporsi a una “cura” a base di anticorpi di cui lui sarebbe stato sessualmente portatore, altrimenti sarebbero stati a rischio tumore.

Un altro testimone sentito ieri poi, il noto professor Ettore Cicinelli, direttore del reparto di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico di Bari dal 2005, rispondendo alle domande della Procura, ha precisato: «Assolutamente non è prevista la masturbazione della paziente da parte del medico», un’altra singolare terapia somministrata da Miniello. E ancora: «Non ci sono linee guida che prevedono di fare foto alle parti intime delle pazienti, a meno che non si voglia controllare il decorso della lesione. Ma devono essere sempre scattate dal telefono della paziente e deve essere chiesto il consenso».

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