Il porto di Taranto è il «posto più brutto del mondo»: polemica sulle parole di Crosetto

Scivolone del neo ministro alla Difesa Guido Crosetto a Porta a Porta. Parlando del porto di Taranto e dell’installazione delle pale eoliche in Mar Grande, il ministro ha parlato di «posto più brutto del mondo» scatenando le ire dei rappresentanti politici dell’area. Come l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del governo Conte, il senatore Mario Turco, che giudica «a dir poco inqualificabili» le parole di Crosetto.

«Sentir parlare di “posto più brutto del mondo” un nuovo ministro, che almeno sulla carta dovrebbe occuparsi di Difesa in un momento così drammatico per l’intera Europa sull’orlo della guerra e che invece preferisce comunicare i suoi giudizi in una trasmissione seguitissima come “Porta a Porta”, palesa l’inconsistenza politica e l’inadeguatezza culturale del nuovo governo Meloni» dice Turco. «Per fortuna prima di Crosetto si sono espressi su Taranto, sul suo Golfo e sulle sue bellezze naturali e paesaggistiche autori come Orazio, Virgilio, o più di recente Kavafis. Non pretendiamo che il ministro da domani inizi una ricerca filologica su Taranto, ma lo invitiamo a guardare con i suoi stessi occhi il “posto più brutto del mondo”, quanto meno per potersi ricredere. Una città che è considerata strategica per il Paese e che ha sacrificato per l’industria pesante e per la presenza militare la sua identità e la sua storia, non merita un tale giudizio. Attendiamo ritrattazione e scuse a un territorio che soffre e continua a soffrire per scelte discutibili del lontano passato».

Per Antonio Misiani, senatore e commissario del Pd a Taranto, quello di Crosetto è un «pessimo esordio. Anziché valorizzare la grande bellezza e le importanti potenzialità di una terra sofferente ma non rassegnata, la scredita senza ragionevoli motivi». Per Misiani le considerazioni del ministro Crosetto sono anche incoerenti rispetto all’intervento della premier Meloni sulla centralità del Mezzogiorno, «del cui riscatto Taranto, con la sua storia recentissima e le sue sempre attuali battaglie, potrebbe diventare emblema. Mi auguro – conclude Antonio Misiani – che il ministro possa presto tornare sulle sue parole, magari anche dopo aver visitato Taranto e conosciuto i suoi cittadini».

Alle parole del ministro Crosetto ha replicato anche il consigliere regionale Pd Enzo Di Gregorio. «Taranto è stata recentemente dichiarata destinazione crocieristica dell’anno al Seatrade Cruise Award 2022 di Malaga. E Costa crociere, leader mondiale nel settore, sta annunciando ufficialmente il suo arrivo nel porto di Taranto. Caro ministro, piuttosto che usare Taranto come termine di paragone negativo per gli annosi e insoluti problemi della burocrazia italiana, avrebbe potuto spendere qualche parola in favore di una comunità che, nonostante l’ingombrante presenza del centro siderurgico, sta faticosamente e con successo, avviando nuove strade di sviluppo economico facendo leva sulle bellezze paesaggistiche, sulla storia millenaria, sulle eccellenze enogastronomiche».

«Taranto non merita questa etichetta», dice Di Gregorio. «Nessun posto d’Italia la merita. Resta una grande l’amarezza per le parole del ministro, anche se usate per denunciare ritardi e lungaggini burocratiche che certamente non fanno bene al Paese. Il fine non giustifica i mezzi. La attendiamo a Taranto».

Maggiore «rispetto per la città e subito una prima visita ufficiale a Taranto» lo chiede il sindaco Rinaldo Melucci. «Taranto è centrale nelle dinamiche della difesa nazionale da secoli ed è tra le più belle d’Italia ed è impossibile che Crosetto, uomo intelligente e tra le personalità di destra che godono del consenso e della stima più trasversali, non lo sappia. Attendiamo da lui un chiarimento e anche la linea del governo sull’ex Ilva, visto che proprio da lui abbiamo appreso che è cambiata perché considera il siderurgico una bruttura. Sarà mia premura far visitare al ministro il porto, struttura le cui performance ci hanno permesso di ottenere il titolo di miglior destinazione crocieristica del 2021».

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