I lupi sono tornati a popolare il Salento. Gli avvistamenti sono notevolmente cresciuti negli ultimi due anni. C’è chi li fotografa in campagna, chi nei centri urbani, e sembra quasi che all’animale piaccia realizzare il suo habitat dalle nostre parti.
Il lupo è una specie dalla straordinaria capacità di adattamento, e anche in assenza di prede naturali e selvatiche, è capace di rifornirsi di cibo. Ad essere preoccupati, però, sono principalmente gli allevatori poiché il lupo potrebbe cibarsi di bestiame e animali d’affezione, e un allevatore non può permettersi di perdere venti capi. I cani, inoltre, non andrebbero lasciati legati, diventerebbero bersaglio facile.
L’ultimo avvistamento è avvenuto nella zona di San Ligorio, alla periferia di Lecce, questa volta ancor più eccezionale perché si tratta della prova della presenza del lupo ad una distanza di solo poche centinaia di metri dal centro urbano del capoluogo.
I lupi si stanno riprendendo sempre più il loro habitat e Lecce, l’antica Lupiae, e sembra ritornare ad un passato antico nel quale uomini e fiere condividevano gli spazi in un rispetto reciproco che è durato millenni, sin quando l’antropizzazione eccessiva ha distrutto e spazzato vie specie la cui permanenza nel territorio si perde nella notte dei tempi.
Prima di Lecce, la presenza dei lupi era stata immortalata quasi ogni giorno nelle campagne e nelle pinete di Otranto, Porto Cesareo e Tricase.
L’ultimo video diffuso sui social è stato realizzato lo scorso week end, nei pressi di Masseria Urmo, a poche centinaia di metri da Masseria San Ligorio e della Lizza. Un filmato che dura pochi secondi, in cui si vede il lupo inizialmente padrone dell’aia: osserva, scruta, passeggia. Poi forse un rumore lo impaurisce e scappa. Pochi secondi di filmato, ma che testimoniano una presenza sempre più costante di lupi in Salento, loro dimora stabile fino a 100 anni fa. Tra i consigli diffusi in queste ore, oltre a non lasciare incustoditi i propri animali, alla vista di un lupo è bene che l’animale venga lasciato in pace e tenuto a distanza. Non alimentarli sia per tutelare il loro benessere che per non alterare la loro biologia. Una maggiore confidenza, inoltre, può portare al superamento della distanza di sicurezza con possibili reazioni imprevedibili da parte di animali selvatici naturalmente predatori e potenzialmente letali per l’uomo. Il lupo è una specie particolarmente protetta ed è previsto l’arresto da due a otto mesi o l’ammenda da 750 a 2mila euro per chiunque abbatta, catturi o detenga esemplari della specie in questione.