Guerriglia di Capodanno a Molfetta, si chiude il cerchio: tre minorenni finiscono in comunità

Si chiude il cerchio sulla guerriglia di Capodanno a Molfetta. Il Tribunale per i Minori di Bari ha emesso tre provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettanti ragazzi che hanno un’età compresa tra i 15 e i 16 anni. I tre ragazzi sono stati collocati in comunità.

Stando a quanto ricostruito dai Carabinieri della compagnia di Molfetta durante le indagini, i tre si sarebbero resi responsabili – insieme agli arrestati dello scorso 16 gennaio – dell’utilizzo di ordigni esplosivi per «suscitare pubblico disordine e attentare alla sicurezza pubblica», si legge in una nota degli inquirenti.

Fece il giro del web, e fu ripreso anche dalla stampa nazionale, il video in cui i ragazzi, dopo aver ribaltato un’auto in piazza Vittorio Emanuele, tentarono di darle fuoco facendo esplodere dei petardi.

Le azioni dei ragazzi avrebbero ingenerato timore nella cittadinanza tanto che i proprietari dei mezzi danneggiati non avrebbero nemmeno chiesto «la punizione dei colpevoli per i danni subiti».

I tre minori sono accusati di danneggiamento aggravato e dei reati introdotti dal cosiddetto decreto Caivano.

«La giustizia arriva sempre a destinazione nella consapevolezza che il collocamento in comunità rieducative potrà solo aiutare i tre ragazzi a riconsiderare il loro modo di vivere», commenta il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, rivolgendo un plauso «all’operato della giustizia minorile e delle forze dell’ordine».

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