Gli “sportelli di prossimità” contro la violenza sulle donne nel Foggiano

Nella Penisola calano gli omicidi, anche per la maggiore prevenzione e la migliorata efficacia delle indagini, ma non i femminicidi, e la Capitanata si allinea al trend nazionale, visto che, nei primi 9 mesi dell’anno, sono già tre i delitti consumati nei confronti delle donne, a fronte dell’unica vittima del 2022. E non consola il fatto che il dato di quest’anno è più basso di quello del 2019, l’anno nero per i femminicidi in provincia di Foggia: se ne contarono 5 in 365 giorni. Per fortuna aumentano gli accessi al numero 1522, così come i centri antiviolenza e gli sportelli di prossimità aperti sul territorio, come quelli recentemente inaugurati a Vico del Gargano e Rodi Garganico che accorciano le distanze tra le donne maltrattate e le istituzioni e mettono in campo una serie di servizi di accompagnamento e supporto, prima non facili da trovare sul territorio, specie lontano dai grandi centri urbani.


Così, alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nell’auditorium comunale ‘Raffaele Lanzetta’ di Vico del Gargano è stato presentato il progetto di rafforzamento delle attività del Centro Antiviolenza ‘Antonietta Caruso’ dell’Ambito Territoriale di Vico del Gargano, gestito dalla cooperativa sociale Il Filo di Arianna. «In poco più di un anno, le donne prese in carico dal Cav, tra la fine del 2022 e novembre 2023, sono state 29. Sul territorio sono state registrate anche due violenze sessuali, di cui una su una minore. Riceviamo tantissime telefonate al nostro numero, attivo tutte le ore», evidenzia Daniela Eronia, project manager del progetto “Zona Franca-Luoghi sicuri e percorsi di non violenza sono state presentate alla vigilia”, illustrato alla presenza del sindaco di Vico del Gargano, Raffaele Sciscio e delle assessore Rita Selvaggio e Porzia Pinto, ma anche di altri amministratori del territorio garganico, visto che la cooperativa gestisce anche gli sportelli di Rodi Garganico e Ischitella che si aggiungono agli altri tre già attivati sul territorio dell’ambito vichese, tanto che il primo cittadino di Vico del Gargano, Raffaele Sciscio, ha ribadito «I Centri Antiviolenza sono un seme che noi dobbiamo piantare in ogni Ambito, in ogni Comune, cercando di farlo germogliare il più possibile».


Sarà sperimentato il Cav digitale su prenotazione, attività gestita dalla cooperativa sociale BeFree, e sarà implementato il servizio antiviolenza presso i Presidi Territoriali di Assistenza e i Pronto Soccorso, tramite la stesura di linee guida in sinergia con l’Asl per adottare una nuova metodologia di presa in carico.


«La cooperativa opera sul territorio da un po’ di anni, e “Zona Franca” rappresenta il prolungamento di questo lavoro, ma in una chiave nuova, perché per potenziare il processo di emersione è necessario innovare il linguaggio. Per Il Filo di Arianna “Zona Franca” è un seme nel cuore del Gargano”, sottolinea Barbara Rosaria Patettala, presidente della cooperativa “il Filo di Arianna”, mentre nel pomeriggio, con inizio alle 16.15, a Rodi Garganico è prevista una “Marcia rumorosa” contro la violenza sulle donne.


Intanto, al Comando compagnia di Cerignola, è stato inaugurato lo spazio “Una stanza tutta per sé”. Si tratta di un luogo per l’ascolto protetto delle vittime di ogni tipo di violenza e abuso che decidono con coraggio di denunciare. Un luogo concepito con la finalità di sostenere le donne in quel delicato e difficile momento. La “Stanza tutta per sé”, allestita grazie all’importante contributo finanziario del Soroptimist International Club di Foggia e dell’ordine degli avvocati di Foggia, è il terzo presidio realizzato in Capitanata nell’ambito del protocollo nazionale sottoscritto tra il Comando generale dell’Arma dei Carabinieri e Soroptimist International d’Italia. Alla cerimonia sono intervenuti la Valleverdina Cassaniello, sostituto procuratore generale presso la Corte d’Appello di Napoli, Tommaso Di Lorenzo, in rappresentanza dell’ordine degli avvocati Foggia, Angela Rosa Ricco in rappresentanza del Soroptimist Club di Foggia e don Antonio Cassano, cappellano dell’arma dei Carabinieri, che ha impartito la benedizione al locale.

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