Venerdì 26 gennaio, alla vigilia della Giornata della Memoria, a San Severo sarà collocata una pietra d’inciampo in ricordo di Pietro Pavia, carabiniere catturato nel settembre del 1943, all’età di 21 anni, e deportato in Albania.
Ne dà notizia il Comune che già nel 2021 collocò le prime pietre di inciampo della provincia di Foggia in memoria di tre militari di San Severo internati: Michele Lacci e i fratelli Paolo e Vincenzo Villani.
La pietra d’inciampo è un piccolo blocco quadrato ricoperto di ottone che ricorda il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte del deportato nei campi di concentramento e sterminio.
Diverse le medaglie e onorificenze conferite a Pavia che nel 2010 fu insignito della “medaglia d’onore per essere stato deportato e internato nei lager nazisti”, medaglia concessa dalla Presidenza della Repubblica italiana.
Alla cerimonia, oltre ai sei figli di Pietro Pavia, prenderanno parte il sindaco di San Severo, Francesco Miglio, altri esponenti dell’amministrazione comunale e dell’arma dei carabinieri, tra cui il comandante provinciale dell’arma dei carabinieri di Foggia, il colonnello Michele Miulli.