La Guardia di finanza di Taranto, la scorsa settimana, ha acquisito documenti nel centro di riabilitazione Osmairm di Laterza, identificando anche il personale in servizio.
L’azienda è guidata da suocera e moglie dell’assessore regionale al Turismo, Gianfranco Lopane, a sua volta amministratore della società “Armonia Immobiliare” che si occupa dei servizi di cucina e lavanderia del centro di riabilitazione e che percepisce circa 30 milioni di euro all’anno dalla Regione Puglia.
La notizia è riportata dal Corriere del Mezzogiorno al quale l’assessore Lopane – che non risulta coinvolto nelle indagini dirette dalla pm Lucia Isceri – spiega che «la mia società eroga servizi a diversi clienti, tra cui anche Osmairm. Il conflitto d’interessi non ha nulla a che fare con la mia attività privata, peraltro nella salda considerazione che le cause di incompatibilità rispetto all’incarico politico che ricopro sono regolate da precise norme di legge che definiscono il concetto stesso di legalità e che, per converso, hanno escluso l’esistenza di qualsiasi conflitto d’interessi a me riferibile rispetto alla mia candidatura prima e dopo l’elezione».
Secondo quanto riportato dal quotidiano, le fiamme gialle hanno raccolto e fatto confluire nel fascicolo d’indagine della procura documentazione fiscale, contabile e contratti che si riferiscono ad un arco temporale compreso tra il 2017 ed oggi. «L’ispezione dei finanzieri nelle strutture Osmairm – rimarca l’assessore – non ha in alcun modo riguardato la mia società di servizi».