La ragazzina di 16 anni che, nei giorni scorsi, avrebbe colpito con un calcio il gattino Grey, provocandone la morte dopo averlo fatto cadere nelle acque gelide della fontana della piazza di Alberobello, è stata individuata e segnalata all’autorità giudiziaria.
A darne notizia è il Comune con un post pubblicato su Facebook.
Le immagini di quanto accaduto, registrate in un video postato sui social e diventate subito virali, hanno scatenato polemiche e indignazione ad Alberobello e sono seguite anche minacce e insulti alla 16enne che nel filmato, ripreso e postato da qualche suo coetaneo, rideva dopo aver centrato Grey con una pedata.
Il Comune fa sapere che “la persona responsabile è stata individuata e segnalata all’Autorità competente che ha avviato le dovute indagini su quanto accaduto”.
L’episodio viene definito, nel post, “inqualificabile” ma si chiede anche di porre fine alla “gogna mediatica perché ogni tipo di violenza anche verbale, al pari dei gesti che attentano alla sicurezza degli esseri viventi umani o animali, non rappresentano un comportamento civile da parte di una comunità”.
Dal Comune sottolineano che “il nostro compito ci chiama a intraprendere un percorso rieducativo che metta al centro dell’attenzione della persona responsabile e di tutti noi, nessuno escluso, il rispetto e la cura degli animali. E questo percorso di rieducazione, recupero e riabilitazione anche collettiva è tanto più necessario ed importante quanto più riguarda le fasce più giovani della nostra comunità”.
La legale della ragazza: «Stop alla campagna d’odio social»
«Non è ammissibile che» la ragazza «venga giudicata dal tribunale dei social perché i rischi sono estremi e imprevedibili». Ad affermarlo è la legale della 16enne e della sua famiglia, Ornella Tripaldi, che ribadisce che «quanto compiuto dalla mia assistita resta esecrabile e lei ha compreso il disvalore e la gravità dell’atto che ha commesso perché maltrattare gli animali è un gesto vile. Se ci saranno profili penali verrà punita da un Tribunale con le accortezze e le tutele previste dal codice minorile».
Tripaldi spiega che «non c’è alcuna evidenza che il gatto sia morto in quanto i ragazzi che erano presenti al fatto hanno dichiarato che seppur spinto, è riuscito immediatamente a venire fuori dalla vasca, a scrollarsi di dosso l’acqua per poi essere preso in cura da una coppia, forse di turisti».
Per la legale «l’unica evidenza è che una minorenne è stata sbattuta in prima pagina, sui social con nome e cognome diventando oggetto di una terribile campagna di odio che deve finire. Lei e la sua famiglia stanno malissimo».
Quanto accaduto, sostiene il sindaco di Alberobello, Francesco De Carlo, «ci mortifica perché siamo impegnati nella tutela degli animali: abbiamo azzerato la Tari per chi adotta un cane del canile, abbiamo protetto le colonie feline e mi spiace che un gesto così deprecabile macchi il nostro impegno».
Il primo cittadino chiede «la fine degli insulti e delle minacce rivolti alla ragazza che è già stata denunciata». Intanto, proseguono le indagini degli agenti della polizia locale e dei carabinieri per ricostruire l’accaduto.