Cena a base di funghi letale per una donna di Polignano a Mare morta ieri dopo il ricovero d’urgenza per avvelenamento a Bari. Una tragedia che spezzato un’intera famiglia trasformando in dramma un gioioso ritrovo conviviale. La vittima è una 53enne di Polignano a Mare deceduta per insufficienza epatica dopo il ricovero al Policlinico di Bari. Sotto osservazione, invece, l’anziano padre di 73 anni tutt’ora ricoverato nel reparto di Gastroenterologia del nosocomio barese.
L’avvelenamento è avvenuto l’altra sera durante la cena organizzata dal papà con i due figli e i rispettivi cognati. Il menù prevedeva funghi di stagione serviti crudi, a tartare, freschi di raccolta dai boschi del Pollino. Nessuno poteva immaginare che si trattasse di prodotti velenosi, non riconosciuti e sottoposti come da prassi ai controlli sanitari. Dopo averli consumati la donna ha cominciato a sentirsi male avvertendo i classici sintomi: nausea, vomito e diarrea. Subito è stata accompagnata al vicino pronto soccorso di Monopoli. Qui i sanitari del “San Giacomo” si sono resi conto della gravità della situazione e hanno chiesto consulto al centro antiveleni di Foggia che, a sua volta, ha ordinato l’immediato ricovero in un reparto di rianimazione. Di qui la corsa disperata ed il trasferimento d’urgenza al Policlinico. Ma l’intossicazione è stata fulminante e nel giro di poche ore, compromessa la funzionalità del fegato, è sopraggiunto il decesso.
A detta dei familiari, tuttavia, la cinquantenne soffriva di una grave patologia pregressa che avrebbe fatto precipitare la situazione. Nel frattempo il resto dei partecipanti alla cena a base di funghi è stato sottoposto a controlli sanitari ed a ricovero preventivo, ma sono risultati tutti fuori pericolo. Da valutare le condizioni del padre della vittima che i medici del Policlinico definiscono stazionarie. Ma non è il solo caso quello di Polignano di avvelenamento da funghi. Nella vicina Monopoli nelle ultime 48 ore se ne registrano due, per fortuna senza conseguenze. In un caso s’è trattata di un’indigestione da porcini, forse avariati, nell’altro di consumo di prodotto non certificato.