I 70 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel 2016 per il salvataggio delle Ferrovie del Sud Est (Fse), all’epoca commissariate, e il trasferimento dell’azienda a Ferrovie dello Stato sono stati atti illegittimi. È quanto ha stabilito il Consiglio di Stato.
I giudici di palazzo Spada hanno ritenuto che lo stanziamento di 70 milioni sia un aiuto di Stato non autorizzato, e che il trasferimento di Fse a Ferrovie dello Stato sia avvenuto in violazione dei principi di concorrenza perché fatto senza gara.
La sentenza del Consiglio di Stato ribalta dunque la decisione con la quale il Tar del Lazio, nel 2017, aveva rigettato il ricorso delle società Arriva Italia, Ferrotramviaria e Consorzio Trasporti Aziende Pugliesi (Cotrap) contro Mit e Fsi.
Una decisione che è conseguenza diretta della pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione europea (del 2019) alla quale gli stessi giudici di palazzo Spada si erano rivolti per dirimere la questione.
«Ferrovie del Sud Est – è il commento della società – ha preso atto della sentenza del Consiglio di Stato e la analizzerà congiuntamente al Mit. L’azienda in ogni caso continuerà a garantire il servizio di trasporto pubblico e la prosecuzione degli investimenti in atto».