Frode fiscale, sequestrati 8 mln a 3 imprenditori di Bisceglie: sigilli a case e beni di lusso – VIDEO

Beni e conti correnti per un ammontare complessivo di 8 milioni di euro sono stati sequestrati dai finanzieri della compagnia di Trani a tre imprenditori di Bisceglie, indagati per omessa dichiarazione, occultamento e distruzione di scritture contabili e dichiarazione infedele. I tre sono stati anche interdetti, a seguito di un provvedimento emesso dal gip del tribunale di Trani, dall’esercizio dell’attività imprenditoriale per due anni.

Le indagini sono partite due anni fa a seguito di alcune «movimentazioni di denaro apparentemente anomale» tra sette società – spiegano i finanzieri in una nota – che, sebbene fossero intestate a persone diverse, si sono rivelate riconducibili a un unico soggetto economico.

Dalle indagini è poi emerso il meccanismo di frode utilizzato che consisteva nella costituzione ad hoc di società, «di fatto scatole vuote – scrivono i finanzieri -, create al fine di drenare denaro e accumulare debiti tributari, che tra imposte dirette e Iva ammontavano a circa 8 milioni di euro, a vantaggio delle società realmente attive, che al contrario riuscivano ad abbattere indebitamente gli utili sottraendosi pertanto al dovuto pagamento delle imposte».

A conclusione delle indagini, dunque, sono stati “congelati” i conti correnti delle società e degli indagati, per un valore di circa 5 milioni di euro. Sigilli anche a 22 beni immobili, 13 autoveicoli, tra cui una lussuosa Audi Q8, oltre 200 accessori di lusso di note griffe, vini pregiati e sigari cubani, in fabbricazione limitata. Solo questi ultimi del valore di oltre 50mila euro.

I finanzieri hanno anche sequestrato le società che sono finite in amministrazione giudiziaria per garantire la continuità aziendale e salvaguardare le posizioni lavorative dei numerosi dipendenti.

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