Cominceranno il 7 gennaio prossimo i nuovi accertamenti tecnici disposti dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Bari nell’ambito dell’indagine sull’omicidio del 26enne di Barletta Francesco Diviesti, scomparso il 25 aprile scorso e ritrovato cadavere quattro giorni dopo nelle campagne tra Canosa di Puglia e Minervino Murge.
Gli accertamenti, che si svolgeranno nella sede della Scientifica a Roma, riguarderanno campioni di terriccio repertati dagli agenti della Scientifica nel corso di alcuni sopralluoghi e nell’auto che sarebbe stata usata per trasportare la vittima da Barletta in campagna.
Nell’inchiesta, aperta per omicidio aggravato dal metodo mafioso, sono indagati il 40enne di nazionalità albanese Igli Kamberi; Saverio Di Benedetto, di 57 anni di Barletta e suo figlio Nicola di 21; Antonio Lanotte, 25enne di Barletta; e Francesco Sassi di 55 anni, originario di Minervino Murge.
Kamberi è stato arrestato nel luglio scorso in esecuzione di un mandato europeo per detenzione in concorso di cocaina mentre viaggiava in pullman dall’Ungheria verso la Serbia.