Foggia, troppi detenuti “a passeggio” in ospedale. Sappe: «Stop al turismo sanitario»

La situazione all’interno del carcere di Foggia sta degenerando. L’eccessivo numero di detenuti e i frequenti trasferimenti in ospedale, spesso per motivi non urgenti, stanno mettendo a dura prova il personale carcerario e creando seri problemi di sicurezza.

L’ultimo episodio risale a ieri, quando un detenuto 34enne è stato trasferito al pronto soccorso per una cisti, una condizione medica, quindi, che poteva essere gestita all’interno della struttura. Questo ha costretto tre agenti penitenziari a lasciare incustodite le sezioni del carcere, già sottodimensionate a causa della carenza di personale.

Il sindacato SAPPE denuncia da tempo il fenomeno del “turismo sanitario” carcerario, ovvero la pratica di trasferire detenuti in ospedale anche per patologie non gravi, spesso in assenza di reali necessità. Questa situazione non solo mette a rischio la sicurezza del personale e degli altri detenuti, ma grava anche sulle risorse ospedaliere.

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