Foggia, l’autore dell’attentato al Poseidon fugge dalla comunità: arrestato

È accusato, insieme a un maggiorenne, di aver collocato il 9 gennaio scorso una potente bomba-carta, poi esplosa, in un ristorante di Foggia, il Poseidon, ed ha violato la misura cautelare del collocamento in una comunità per minorenni.

Per questo gli agenti della Squadra mobile della Questura del capoluogo dauno hanno eseguito nei giorni scorsi un provvedimento di aggravamento della misura, emesso il 30 giugno scorso dal Tribunale per i Minorenni di Bari nei confronti di un ragazzo di 17 anni.

L’ordigno artigianale provocò il danneggiamento della saracinesca e degli interni del locale. Il fatto avvenne in un periodo di recrudescenza di attentati esplosivi e intimidazioni criminali nella città di Foggia tanto che sempre a gennaio si tenne a Foggia un Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica alla presenza del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

I due erano stati sottoposti a fermo dalle rispettive Procure (maggiorenni e minorenni) lo scorso 17 febbraio a seguito dell’attività investigativa della Squadra Mobile della Questura e coordinata, oltre che dalla Autorità Giudiziaria per i Minorenni, anche dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari. Nei confronti del giovane era stato emesso un provvedimento cautelare applicativo della misura in un Istituto penale, disposto su richiesta della Procura del Tribunale per i Minorenni di Bari. Il giovane, al quale era stata sostituita la misura del collocamento nell’Istituto penale per minorenni con quella meno afflittiva in una comunità, è stato rintracciato a Foggia da agenti della Squadra Mobile ed è stato sottoposto nuovamente alla misura detentiva.

I controlli effettuati nella comunità hanno consentito di accertare come il minore si fosse allontanato dalla stessa senza autorizzazione, nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare, eludendo la sorveglianza degli educatori lì impiegati.

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