Sarebbe doloso l’incendio divampato ieri sera in un terreno di proprietà della struttura sanitaria “Universo Salute Opera Don Uva”, in via Lucera alla periferia di Foggia.
Il “Don Uva” è di proprietà della famiglia Telesforo e il manager sanitario della struttura, Luca Vigilante, ha già subito nel 2020 quattro attentati e ora vive sotto scorta. Nel terreno erano accatastati oggetti e assi in legno. Le fiamme hanno lambito la struttura sanitaria e il fumo denso e nero, raccontano all’Ansa alcuni dipendenti, ha invaso le stanze del Don Uva generando grande paura tra i pazienti.
Nessuno è rimasto ferito o intossicato grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco.
I vertici del Don Uva nelle prossime ore presenteranno una denuncia sull’incendio.
Per quanto riguarda gli attentati ai danni dei manager sanitari Vigilante, il primo risale alla notte del 3 gennaio 2020: ignoti fecero saltare in aria l’auto di Christian Vigilante, fratello di Luca, in via d’Aragona. Poi, due settimane più tardi, all’alba del 16 gennaio, una bomba esplose davanti al centro diurno per anziani il “Sorriso di Stefano” in via Vincenzo Acquaviva. Il primo aprile dello stesso anno, in pieno lockdown, un altro ordigno venne piazzato nuovamente davanti all’ingresso del centro per anziani. Infine il 20 ottobre venne dato alle fiamme il portone di ingresso della “Ristorazione Più” di via Saverio Altamura, dove si preparano i pasti per le strutture della “Sanità più”.