La richiesta è arrivata sul tavolo della Commissione parlamentare antimafia, durante l’audizione concessa sul fenomeno criminale in Capitanata. «Per contrastare la criminalità che minaccia, depreda e danneggia gli agricoltori della Capitanata occorrono decisioni coraggiose se non drastiche e un piano preciso che potenzi le risorse strumentali e umane a disposizione di forze dell’ordine e magistratura: soltanto in questo modo lo Stato risponderà davvero alla domanda di sicurezza e legalità che arriva dal mondo agricolo della provincia di Foggia», ha commentato Angelo Miano, presidente di Cia Agricoltori di Capitanata che rappresenta uno dei territori agricoli più vasti della Penisola.
«Ecco perché, in attesa che polizia, carabinieri e guardia di finanza del nostro territorio siano dotati di risorse umane e mezzi adeguati, occorre che sia l’esercito a presidiare e controllare le aree rurali. La sola presenza dell’esercito, in quelle aree, costituirebbe non solo un deterrente importante, ma anche un segnale forte, drastico e chiaro della presenza dello Stato», sottolinea ancora Miano. «I trattori rubati alle aziende agricole, con danni davvero ingenti, poi sono trasportati e imbarcati nei porti come quello di Napoli per alimentare un mercato illegale internazionale con ramificazioni incredibili, è quanto è stato appurato anche poche settimane fa grazie a un’operazione delle forze dell’ordine andata a buon fine», afferma Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Cia Agricoltori.