Foggia, due poliziotti penitenziari aggrediti da un detenuto: medicati al Policlinico Riuniti

Un detenuto avrebbe aggredito due agenti di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Foggia. È accaduto nel pomeriggio di ieri.

Il detenuto si sarebbe scagliato contro uno dei due poliziotti colpendolo con calci e pugni per poi avventarsi anche sull’altro intervenuto in difesa del collega. Entrambi sono stati medicati al Policlinico Riuniti e dimessi in prognosi di sette giorni.

A darne notizia Federico Pilagatti della segreteria nazionale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe) che si dice «stanco di aggiornare questo bollettino di guerra che sta riducendo ulteriormente il già carente organico della polizia penitenziaria di Foggia, che presto costringerà il prefetto a far presidiare dall’esterno il carcere per mancanza di personale».

Il Sappe ritiene «che la responsabilità di quanto avviene nelle carceri pugliesi e nazionali sia tutta del ministero della Giustizia e del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria). Nei prossimi giorni – riferisce Pilagatti – consegneremo alla Procura di Foggia un ulteriore esposto nei confronti di queste autorità che costringendo un manipolo di poliziotti a lavorare con un numero doppio di detenuti a fronte di quello consentito violano una serie di leggi».

Alla magistratura il Sappe chiederà «che quando un detenuto aggredisce con violenza e ferisce un poliziotto penitenziario ai sensi degli articoli 336 e 337 del codice penale, venga arrestato in flagranza di reato così come avviene quando sono coinvolte altre forze di polizia. Solo così – conclude – si potrà porre un freno alle migliaia di aggressioni che ogni anno avvengono ai danni dei poliziotti penitenziari».

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