Si stringono le maglie dei controlli al carcere di Foggia, dopo l’ingresso in servizio – il 20 novembre scorso – del nuovo comandante in pianta stabile della polizia penitenziaria Claudio Ronci. Ieri, due agenti si sono accorti che la compagna di un detenuto, durante il colloquio nel parlatorio, era riuscita a passargli un mini-smartphone. I militari hanno atteso la fine dell’incontro e poi hanno perquisito il recluso, sequestrandogli il telefonino, una scheda sim e un cavetto usb. La donna è stata denunciata.
Il carcere di Foggia è da tempo al centro di polemiche e di segnalazioni da parte dei sindacati per il personale carente – 240 poliziotti rispetto ai 261 previsti in pianta organica – e per il sovraffollamento dei detenuti – 586 rispetto a un massimo stabilito di 364. La situazione critica ha spesso dato origine ad aggressioni alle “guardie” ma soprattutto alla introduzione di materiale proibito di vario genere nelle celle: un “traffico” al quale gli agenti hanno fatto fronte con periodiche perquisizioni a sorpresa.
Il 12 aprile, i poliziotti avevano scoperto, dopo accurate indagini, il tentativo di un’infermiera della Asl di introdurre nel carcere otto telefoni cellulari e quasi 200 grammi di hashish: la donna era finita in manette. Il 20 aprile, un nuovo risultato positivo per gli agenti di custodia che avevano sequestrato 50 grammi di hashish a un detenuto barese in cella per omicidio. I controlli inaspriti avevano causato anche qualche protesta da parte dei carcerati. Il 18 maggio, due donne ammesse a colloquio avevano tentato di portare un ingente quantitativo di hashish e marijuana a due loro parenti nel penitenziario di Foggia: a scongiurare la “consegna”, due cani delle unità cinofile impiegati per i controlli all’ingresso. Il 26 maggio, invece, durante le ispezioni di routine, era stato intercettato un pacco indirizzato a un carcerato del reparto giudiziario che conteneva 50 grammi di hashish occultati in cubetti di formaggio. Il giorno dopo, sempre in un pacco, gli agenti avevano trovato alcune dosi di hashish nascoste nell’orlo di un accappatoio spedito a un altro detenuto del reparto giudiziario. Il 7 ottobre, ancora un tentativo di introdurre un mini-smartphone ce alcune dosi di hashish sventato dal sequestro della polizia penitenziaria. Il 30 ottobre gli agenti avevano trovato nascosti, nei pressi del campo sportivo del carcere, sei telefonini un centinaio di grammi di hashish e altri oggetti proibiti. Il 19 dicembre, l’ultima ispezione straordinaria del 2023, con il supporto di agenti provenienti da altre città – in tutto 150 operatori – e unità cinofile: sequestrati droga, armi rudimentali e altro materiale proibito.