Foggia, avrebbe favorito la latitanza di un boss del Gargano: a processo un 21enne

Avrebbe favorito la latitanza di Gianluigi Troiano, 39enne detto “Pallone” e braccio destro del boss Marco Raduano: per questo il 21enne Antonello Scirpoli è finito a processo.

Nell’udienza che si è tenuta questa mattina a Foggia sono state ammesse le costituzioni di parte civile dei Comuni di Foggia e di Vieste, rappresentati rispettivamente dagli avvocati Roberto De Rossi e Michele Fusillo.

Secondo gli inquirenti, coordinati dalla Dda di Bari, il giovane Scirpoli, detto “Musulin”, difeso dagli avvocati Paolo D’Ambrosio e Giuseppe Caruso, avrebbe offerto, in concorso con Luciano Calabrese, detto “Cupptiell” (che ha optato per un rito alternativo), appoggi logistici, coperture, veicoli per gli spostamenti, ospitalità, schede telefoniche, denaro e beni di ogni genere a Troiano, con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di avvantaggiare l’associazione mafiosa di appartenenza del latitante, riconducibile al capo clan Raduano.

La prossima udienza è fissata il 27 aprile.

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