Due aziende pugliesi, una di Orta Nova e una di Manduria, avrebbero posto in vendita fitofarmaci illegali.
È quanto hanno scoperto gli uomini e le donne di una task force regionale a cui hanno preso parte il gruppo carabinieri forestali di Foggia, i nuclei investigativi di polizia Ambientale e agroalimentare e Forestale e gli uomini dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari di Puglia e Basilicata.
Durante il primo accertamento a Orta Nova gli investigatori hanno trovato nei depositi aziendali una grande quantità di fitofarmaci privi dell’autorizzazione da parte del Ministero della Sanità e quindi illegali, in quanto ne è vietato l’utilizzo, la commercializzazione e la detenzione, nonché il deposito.
Dopo il primo accertamento avendo rilevato indizi che indicavano la potenziale presenza degli stessi fitofarmaci anche in un’azienda di Manduria, si è proceduto a un controllo anche presso quest’ultima, rilevando la presenza di un’altra cospicua quantità di fitofarmaci non autorizzati.
I controlli hanno permesso inoltre di rilevare che i fitofarmaci e non solo quelli illegali, erano detenuti anche in luoghi non idonei e non autorizzati.
A seguito degli accertamenti si è proceduto al sequestro amministrativo dei fitofarmaci illegali che, se commercializzati, avrebbero avuto un valore commerciale di circa 530mila euro (400mila per l’azienda di Orta Nova e 130mila per quella di Manduria).