Potrebbe non ricorrere in Cassazione Antonio De Marco, lo studente 23enne condannato all’ergastolo per aver ucciso, a Lecce, l’arbitro Daniele De Santis e la sua fidanzata Eleonora Manta.
È l’orientamento espresso dallo stesso De Marco nel corso di un colloquio avuto in carcere con i due legali nei giorni scorsi. I termini per depositare il ricorso in Cassazione scadranno il prossimo 25 giugno.
Se la condanna all’ergastolo inflitta dai giudici dell’appello, con isolamento diurno per tre anni, non sarà impugnata davanti ai giudici della suprema corte, diventerebbe definitiva e immediatamente esecutiva.
De Marco confessò di aver ucciso i due fidanzati con 79 coltellate la sera del 21 settembre del 2020 «perché erano felici». Da allora è detenuto in una cella singola dalla quale non esce mai per sua volontà.