Dall’autopsia arriva la conferma: Giuseppe Lacarpia si sarebbe suicidato. Il 65enne di Gravina in Puglia, accusato dell’omicidio della moglie Maria Arcangela Turturo, è stato trovato privo di vita nella sua cella la notte tra martedì e mercoledì.
I primissimi risultati dell’esame autoptico svolto oggi sul cadavere dell’uomo da parte del professor Biagio Solarino dell’istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari confermerebbero, dunque, l’ipotesi del suicidio. Per consentire lo svolgimento dell’autopsia, la Procura di Bari aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti per istigazione al suicidio.
Il corpo di Lacarpia potrà ora tornare ai familiari che, provati dalla doppia tragedia (la figlia Antonella aveva commentato con emoticon festanti, sui social, la notizia del suo suicidio), potranno organizzare i funerali dell’uomo.
Lacarpia finì in carcere lo scorso 6 ottobre con l’accusa di omicidio premeditato, aggravato dalla crudeltà, della moglie Maria Arcangela Turturo: prima avrebbe tentato di darle fuoco mentre la donna si trovava in macchina, poi l’avrebbe uccisa a mani nude.
Nel pomeriggio di lunedì, poco prima di morire, aveva ottenuto un permesso dal Tribunale per andare a visitare la tomba della moglie nel cimitero di Gravina.